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Atlante del vino italiano con il contributo del CRA
Roma 29 ottobre (enogastronomia) - E’ la prima volta che in Italia si realizza un’opera così completa e di ampio respiro sul mondo del vino, che documenta la complessa e affascinante realtà di questo irripetibile prodotto del Made in Italy e la cultura millenaria che lo esprime. Come in ogni atlante, le carte fornite dall’Istituto Geografico Militare, costituiscono la base per ricostruire la parte più caratterizzante ed originale della viticoltura italiana. Per ogni territorio vinicolo, rappresentato nella relativa mappa, sono riportati in sintetiche schede descrittive:
la geografia, cioè le notazioni riguardanti suolo, clima e ambiente;
la storia, ossia il percorso culturale che ha portato nei secoli ai paesaggi agricoli e ai vini che conosciamo oggi ;
i vitigni utilizzati e le loro caratteristiche;
ed infine i vini che vi si producono, con le relative denominazioni d’origine.
L’originalità e la tipicità dei nostri vini derivano da questi elementi. Infatti, il territorio in cui un vino origina ne determina le caratteristiche organolettiche e salutistiche, rendendolo unico e non riproducibile altrove. E, proprio le tematiche relative alle condizioni pedoclimatiche e alle differenti varietà dei vitigni, sono state sviluppate dai ricercatori del Consiglio per la Ricerca e la sperimentazione in Agricoltura, in particolare: l’Unità di ricerca per la Viticoltura di Arezzo, il Centro di ricerca per la Viticoltura di Conegliano Veneto e il Centro di Ricerca per l’Agrobiologia e la Pedologia di Firenze. “Un atlante, contenente tutti i dati che possono caratterizzare il terroir dei diversi vitigni e quindi dei vini da essi ottenuti” commenta il presidente del CRA prof. Giuseppe Alonzo -, oltre ad essere un’opera straordinaria che richiede un paziente lavoro di ricerca e collezione di dati, rappresenta una guida indispensabile all’interpretazione delle proprietà dei singoli vini in una chiave inedita in grado di contribuire significativamente ad orientare le scelte del consumatore”. bm per informazioni www.aiol.it
la geografia, cioè le notazioni riguardanti suolo, clima e ambiente;
la storia, ossia il percorso culturale che ha portato nei secoli ai paesaggi agricoli e ai vini che conosciamo oggi ;
i vitigni utilizzati e le loro caratteristiche;
ed infine i vini che vi si producono, con le relative denominazioni d’origine.
L’originalità e la tipicità dei nostri vini derivano da questi elementi. Infatti, il territorio in cui un vino origina ne determina le caratteristiche organolettiche e salutistiche, rendendolo unico e non riproducibile altrove. E, proprio le tematiche relative alle condizioni pedoclimatiche e alle differenti varietà dei vitigni, sono state sviluppate dai ricercatori del Consiglio per la Ricerca e la sperimentazione in Agricoltura, in particolare: l’Unità di ricerca per la Viticoltura di Arezzo, il Centro di ricerca per la Viticoltura di Conegliano Veneto e il Centro di Ricerca per l’Agrobiologia e la Pedologia di Firenze. “Un atlante, contenente tutti i dati che possono caratterizzare il terroir dei diversi vitigni e quindi dei vini da essi ottenuti” commenta il presidente del CRA prof. Giuseppe Alonzo -, oltre ad essere un’opera straordinaria che richiede un paziente lavoro di ricerca e collezione di dati, rappresenta una guida indispensabile all’interpretazione delle proprietà dei singoli vini in una chiave inedita in grado di contribuire significativamente ad orientare le scelte del consumatore”. bm per informazioni www.aiol.it
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